19 maggio 2019                 II ed. roma sport experince  III memorial G. Presutti


 

E infine venne il giorno tanto atteso: domenica 19 Maggio si è tenuto, presso Cinecittà World, il secondo appuntamento con il Subbuteo nell’ambito della manifestazione “Roma Sport Experience”, patrocinata da CONI ed OPES – LNS, ed in questa occasione il torneo è stato altresì organizzato quale III Edizione del “Memorial Gianluca Presutti”.

 

Giove Pluvio ha remato decisamente contro: un cielo grigio plumbeo ed una pioggerellina fastidiosa (“assuppaviddrano”, come avrebbe detto il commissario Montalbano, se si fosse iscritto al torneo) hanno accolto i kickers grandi e piccini, unitamente ai relativi accompagnatori, ma questo non ha smorzato il loro entusiasmo: appena entrati in sala, via i giubbotti e tutti subito sui campi, a scaldare le dita in attesa dell’inizio delle piacevolissime ostilità, apertesi dopo la distribuzione delle squadre con cui si sarebbe giocato.

 

La prima doverosa notazione va al torneo dei “pulcini”: dato che il rapporto tra giocatori e campi lo consentiva, si è potuta sviluppare per loro una formula a girone unico all’italiana che ha permesso loro di disputare una serie di partite intensa e divertente, forse addirittura con un pizzico in più di (sano) agonismo rispetto a quello messo in campo dai loro genitori sui campi posti pochi metri più in là; il tutto, naturalmente, sotto la competente direzione dei responsabili del Real Tripolitania, che con mano sapiente hanno lasciato giocare e divertire al meglio i ragazzi, affinandone al contempo movimenti, tocchi e conoscenza del regolamento, per poi premiare tutti (come è giusto che sia, a quella età) e dare loro occasione di girare un po’ per il parco (visto che, nel mentre, il tempo era migliorato) con i “genitori non giocatori”.

 

Anche il torneo degli adulti si è svolto con il giusto mix di giocosità ed agonismo, caratteristiche premiate pure dalla formula e dai materiali scelti per l’occasione, nonché dal numero dei presenti.

 

I kickers al nastro di partenza, alla fine, erano quarantotto, e ha fatto particolarmente piacere vedere come all’evento abbiano inteso partecipare anche diversi giocatori provenienti da centinaia di chilometri di distanza: su questa base la formula organizzativa ha visto l’impostazione di dodici gironi all’italiana da quattro, al termine dei quali si sono andate a formare quattro fasce di merito, ciascuna con quattro gironi da tre per la disputa dei quarti di finale di ognuna di esse, dando così a tutti la possibilità di disputare almeno cinque partite (fino a sette per chi è arrivato a giocarsi la finale della propria fascia di merito).

 

Anche per quanto riguarda i materiali si è voluto giocare un po’, per cui i kickers si sono dovuti assoggettare all’idea di lasciare a casa le loro valigette personali, portandosi dietro solo portiere e portierino (unitamente a pallina, panno e lucido), per vedersi consegnare le miniature con cui disputare il torneo una volta arrivati sul posto: ad attenderli vi era un profluvio di squadre con omini moulded, walker e scarecrow, tutti montati su basi originali o replica e da far correre su campi in panno di cotone, il che ha dato al tutto un gradevole sapore decisamente antico (un po’ come quei bei piatti di pasta al forno che ci cucinavano le nostre nonne ed ancora rimangono tra i nostri più bei ricordi di bambini)... un torneo dove ancor di più doveva valere il “dito” di ogni giocatore, insomma, e ad aggiungere un pizzico di pepe in più ai kickers di livello tecnico più elevato è stato imposto l’uso del portiere “crouched” nel corso dei tre incontri del girone eliminatorio (un minimo giusto handicap per dare qualche chance in più agli altri giocatori per giocarsi la qualificazione alle fasce successive più alte).

 

Tra gironi eliminatori e fasi successive (con una fisiologica pausa pranzo che ha visto entrare in gioco panini imbottiti della più varia natura) si è arrivati alla disputa delle finali nel tardo pomeriggio: la categoria “Beginners” ha visto l’affermazione di Ennio Giacinti, che in finale ha battuto (1-0) Giuseppe Leotta; quella degli “Outsider” ha infine premiato come primo Alessandro Laurenzi che ha vinto (1-0) lo scontro decisivo con Vincenzo Salerno; andando più in su, il primo posto tra i “Master” è stato appannaggio di Simone Di Pierro, che ha prevalso (2-0) su Ciro Battipaglia; “dulcis in fundo”, la finale della categoria “Top” è stato uno scontro tra i più classici della categoria, in quanto ha visto fronteggiarsi Andrea Strazza e Severino Gara in una partita tiratissima conclusasi in parità (2-2) nei tempi regolamentari e che ha visto la vittoria del primo solo dopo la disputa degli “shootout”.

 

Una bella giornata, quindi, dove sarebbe difficile decidere cosa evidenziare come aspetto più bello, perché di cose belle ce ne sono state tante, e tutte da ricordare, ma una in particolare probabilmente rimarrà impressa a tanti: il sorriso di gioia dell’amico Maurizio Presutti nel vedere (dopo tutte le fatiche fatte in prima persona per organizzarlo) la buona riuscita di un evento che, giunto alla sua terza edizione, travalica l’aspetto meramente ludico di esso e ha per lui (ma in qualche modo ormai anche per noi) un significato profondo, intimo e struggente… ecco, proprio quel sorriso è di certo la medaglia di partecipazione più bella che ognuno dei presenti si è potuto portare a casa.

 

Buon gioco a tutti!

                                                                                                  Popeye  

                                                                                        ( Francesco D'Amico)

 

 

 


Torneo Primavera U 14   Roma Sport Experience



finale I tempo       H.verona-lecce


finale II tempo          h.verona-lecce



premazione torneo primavera